Marketing Culturale

  1. Marketing e cultura: il valore aggiunto del marketing culturale
    La domanda di fondo che sempre ritorna: ma il marketing culturale è utile o affossa la cultura?

    Una piacevole discussione nata da un precedente post, in cui specificavo le motivazioni d'acquisto dei prodotti culturali (vedi il post Marketing e cultura: quando si incontrano domanda ed offerta) mi porta a spendere qualche (buona) parola sull'utilità del marketing culturale.
    Troppe volte, infatti, questa disciplina viene avvertita come attentato alla cultura pura e dura. Di seguito intendo proporre qualche spunto per una discussione che spero possa far luce sui motivi per cui il marketing culturale non solo è utile ma si configura come disciplina necessaria per la sopravvivenza della cultura stessa.

    Partiamo dalla definizione di marketing culturale:
    Un insieme di attività volte a identificare e raggiungere un pubblico appropriato per la creazione artistica, senza condizionarla, cercando da un lato di soddisfare i bisogni ed i desideri di tale pubblico nel modo più efficiente ed efficace possibile, dall’altro di ottenere il miglio risultato economico-finanziario possibile.

    Sulla base di questa definizione possiamo trarre tre importanti osservazioni che dovrebbero far capire l'importanza del marketing culturale:

    1. La cultura dovrebbe alla portata di tutti.
    La verità, tuttavia, è ben diversa. Le tante proposte culturali esistenti non interessano tutte le fasce della popolazione (vedi il post Marketing e cultura: arte e cultura per pochi o per tutti?) ed in fondo è giusto che sia così.
    Ma come fare per assicurarsi che, ad esempio, una associazione culturale che si occupa di musica etnica raggiunga il pubblico potenzialmente interessato ad essa? Non possiamo mica sperare che sia sempre il pubblico a "trovare" la cultura. Deve essere anche la cultura brava a "farsi trovare".
    Ebbene, il marketing culturale risponde a questa esigenza.
    Immaginate lo spettacolo più bello del mondo che non viene visto da nessuno. Continuerà ad essere lo spettacolo più bello del mondo? Soprattutto, continuerà ad esistere?

    2. La cultura non dovrebbe essere condizionata.
    Tutti coloro che sono a conoscenza anche solo dei rudimenti del marketing culturale sanno che la peculiarità di questa disciplina risiede nella natura del prodotto che non viene mai pensato per un pubblico di riferimento, ma nasce da un'esigenza interiore dell'artista (vedi i post: Capiamo cos'è il prodotto culturale, parte I e Capiamo cos'è il prodotto culturale, parte II).
    Se, invece, il prodotto culturale nasce perché destinato ad un mercato di riferimento (sulla base di precedenti esperienze), si trasforma in un normale prodotto di consumo. Ma in questo caso la "colpa" è del marketing culturale o di chi pensa...

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